La normativa sulla rilevazione delle presenze dei dipendenti

La rilevazione presenze dipendenti normativa è un tema di grande importanza per le aziende e le pubbliche amministrazioni, in quanto consente di monitorare l’effettiva presenza dei lavoratori e permette di gestire tutte le attività lavorative in modo efficiente.

Negli ultimi anni la normativa in materia di rilevazione presenze dipendenti è stata oggetto di importanti modifiche, nuove regole e strumenti per la gestione del lavoro.

Nel corso di questo articolo analizzeremo la normativa sulla rilevazione presenze dei dipendenti distinguendo tra le disposizioni generali e quelle specifiche per i dipendenti pubblici e statali.

In particolare spiegheremo quali sono gli obblighi a carico dei datori di lavoro e come devono essere effettuate le rilevazioni in base alle modalità previste dalla legge.

Infine forniremo alcune indicazioni utili per le aziende e le pubbliche amministrazioni che intendono attuare una corretta gestione della presenza dei propri dipendenti, illustrando i vantaggi derivanti da una corretta applicazione delle norme e dei relativi strumenti tecnologici.

In questo articolo:

In cosa consiste la rilevazione delle presenze dei dipendenti

Rilevazione presenze dipendenti in cosa consiste

Prima di parlare della normativa vogliamo capire meglio in cosa consiste la rilevazione delle presenze.

La rilevazione delle presenze dipendenti serve a monitorare l’effettiva presenza dei lavoratori in azienda o in ufficio e garantisce una corretta gestione dell’orario di lavoro e del tempo dedicato alle attività lavorative.

Questo permette di evitare errori e frodi nella rilevazione delle ore effettivamente lavorate,  riduce il rischio di contenziosi legali e migliora la produttività in azienda.

Esistono diversi metodi per gestire entrate, uscite, ferie, permessi, malattie, dei dipendenti per questo vediamone alcune cercando di capirne per ciascuna i vantaggi e gli svantaggi:

Registro cartaceo

Il registro delle presenze dipendenti cartaceo è il metodo più tradizionale e semplice da utilizzare, tra i primi introdotti nelle aziende.

Consiste in un quaderno cartaceo dove vengono inseriti i nomi dei dipendenti, le date e gli orari di lavoro.

I dipendenti devono firmare ogni volta che entrano ed escono dall’azienda o ufficio. In questo modo si riesce a tenere traccia delle ore complessive lavorate.

Questo metodo è semplice ed economico in quanto non richiede un cospicuo investimento per l’acquisto di tecnologie o apparecchiature particolari, tuttavia, il sistema può essere soggetto a errori umani relativi alla compilazione del registro e difficoltà nel rilevare tempestivamente eventuali anomalie o falsificazioni delle firme.

Badge magnetico o RFID

I dipendenti, in questo caso, utilizzano una tessera magnetica o badge con tecnologia RFID per accedere. Il sistema riesce a rilevare automaticamente l’ingresso e l’uscita e ne registra le ore di lavoro.

Questo sistema è migliore del precedente, è più rapido e affidabile, riduce gli errori umani è automatico e in grado di registrare una grande mole di dati senza troppi problemi.

Gli svantaggi in questo caso sono legati al fatto che l’azienda dovrà provvedere a ogni suo dipendente un badge personale.

Inoltre la tessera potrebbe essere smarrita dimenticata o danneggiata, in questi casi sarà difficile gestire le reali presenze.

Un ultimo problema che si può presentare con questo sistema è l’errato utilizzo dei dati personali che potrebbe andare a interferire con le leggi sulla privacy.

Rilevazione biometrica

In questo caso i dipendenti utilizzano un sistema di rilevazione a scansione dell’impronta digitale o del volto.

Ad oggi il sistema migliore e più tecnologicamente avanzato che permette di gestire le entrate e uscite in azienda o ufficio con precisione. Con un rischio di frode quasi pari a zero.

Per adottare questo tipo di sistema di controllo presenze dipendenti le aziende devono investire in software e tecnologie avanzate  a volte piuttosto costose.

La scelta del metodo di rilevazione delle presenze dipende dalle esigenze dell’azienda, ogni metodo deve rispettare le normative sulla privacy e sulla protezione dei dati personali dei dipendenti, per garantire la corretta gestione delle informazioni e la tutela dei diritti dei lavoratori.

Rilevazione presenze dipendenti: normativa

La rilevazione presenze dipendenti normativa è disciplinata dal Decreto Legislativo 81/2008, che riguarda la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), entrato in vigore il 25 maggio 2018.

Nello specifico, la rilevazione presenze dipendenti normativa prevede l’obbligo per le aziende di adottare misure di sicurezza adeguate, per la gestione dell’orario di lavoro dei dipendenti evitando troppi straordinari che possono stancare i lavoratori e provocare incidenti sul lavoro.

Le aziende devono fornire ai dipendenti informazioni chiare e complete sulla modalità di rilevazione delle presenze e sulla finalità per cui vengono trattati i dati personali raccolti.

La GDPR invece, entrata in vigore più di recente, prevede disposizioni più dettagliate sulla protezione dei dati sensibili.

I lavoratori devono conoscere i loro diritti in merito alla privacy e devono fornire personalmente il loro consenso al trattamento.

I dati raccolti devono essere protetti in modo adeguato attraverso delle misure di sicurezza idonee per prevenire la perdita, la diffusione in modo illecito o la loro distruzione.

Rilevazione presenze dipendenti pubblici normativa

Rilevazione presenze dipendenti pubblici

Anche per i dipendenti pubblici e statali è prevista la rilevazione presenze dipendenti con normativa.

Le presenze vengono registrate tramite un metodo di timbratura con tessera magnetica RFID o badge elettronico passato sul dispositivo posto all’ingresso e all’uscita del luogo di lavoro.

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Il sistema è controllato da un responsabile della sicurezza o da un incaricato che si assicura che il sistema funzioni e che i dati raccolti siano adeguatamente protetti.

Le amministrazioni pubbliche sono responsabili della rilevazione presenze dipendenti normativa, se questa non viene rispettata, i dipendenti possono richiedere spiegazioni e in caso di assenza di risposta possono passare alle vie legali denunciando l’azienda o l’amministrazione pubblica presso le autorità competenti.

Per la richiesta della tutela dei propri diritti si deve chiedere l’intervento del Tribunale del lavoro, il quale può emettere una sentenza a favore del dipendente e condannare l’azienda al risarcimento dei danni.

Se le aziende non si allineano alla normativa per prima cosa vengono ammonite con un avvertimento da parte dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, nel caso in cui si ignorasse anche questo, le sanzioni possono arrivare a cifre molto alte (20 milioni di Euro o il 4% del fatturato globale dell’azienda).

Non solo, anche l’immagine e la reputazione può essere danneggiata, i dipendenti perderanno la loro fiducia come anche i clienti e i fornitori, con conseguenti danni al business aziendale.

La soluzione è quella di informarsi prima su cosa stabilisce la rilevazione presenze dipendenti normativa e come si fa a mettersi in regola.

Rilevazione presenze obbligo di legge

Ci sono alcuni aspetti sulla rilevazione presenze dipendenti normativa che si possono approfondire.

In primo luogo è importante sottolineare che l’obbligo di legge relativo alla rilevazione delle presenze non si applica solo alle aziende e alle amministrazioni pubbliche con personale subordinato, ma si applica anche a coloro che utilizzano il sistema di prestazione occasionale o collaboratori autonomi con partita IVA e lavoratori a progetto.

Con l’avvento del lavoro in smart working la rilevazione presenze dipendenti normativa ha assunto un’importanza sempre maggiore.

In presenza è sempre più facile verificare l’effettiva esecuzione dell’attività lavorativa, con il lavoro da casa o a distanza è necessario utilizzare dei sistemi di rilevamento più sofisticati e digitali.

La normativa che regola il controllo presenze dei dipendenti in azienda è valida anche nel caso del lavoro in smart working per questo deve essere sempre rispettata per tutelare non solo i lavoratori ma anche le ditte per cui lavorano.

Esistono diverse soluzioni tecnologiche che possono variare a secondo della situazione specifica dell’azienda o ufficio che sfrutta il lavoro in smart working, come ad esempio applicazioni per smartphone o software progettati e sviluppati appositamente per lo smart working.

Rilevazione presenze dipendenti: Sti Adsl

L’obbligo di rispettare la normativa sulla rilevazione presenze dipendenti rappresenta un vantaggio sia per il lavoratore che per l’azienda.

Il dipendente viene retribuito per le ore effettivamente lavorate, mentre il datore di lavoro ha il vantaggio di poter utilizzare software moderni per la gestione del personale, riduce gli errori nelle buste paga e controlla la produttività dell’azienda e del personale.

Con la digitalizzazione dei dati raccolti è ancora più semplice organizzare le assenze per malattia, ferie o permessi dei dipendenti, si riducono gli errori e si guadagna in praticità e fiducia.

Se hai un’azienda e vuoi digitalizzare il controllo presenze dipendenti rispettando la normativa puoi sfruttare il software fornito da Sti Adsl.

Un software che si distingue per la sua semplicità d’uso, la completezza dei dati, la flessibilità dei profili, (orari adattabili ai dipendenti) e la modularità, che consente l’implementazione graduale delle sue funzioni.

Un sistema centralizzato di rilevazione presenze che migliora l’efficienza aziendale e ne ottimizza i costi.

Se desideri saperne di più su questo sistema, i costi, i tempi di installazione e attivazione, contattaci al numero 0744 403 403 o visita il sito stiadsl.it alla sezione altri servizi

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